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Clementine

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La clementina (Citrus × clementina) è un agrume, appartenente al gruppo degli ibridi fra mandarini e arance dolci. Per questo motivo è anche comunemente conosciuta col nome di mandarancio.

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Storia

Le prime menzioni scritte dell'ibrido risalgono al 1902. Secondo alcune fonti, l'origine della clementina sarebbe accidentale, e il primo frutto fu scoperto da Fra Clément Rodier (da cui avrebbe anche preso il nome) nel giardino del suo orfanotrofio a Misserghin, Algeria. Si fa strada inoltre l'ipotesi che l'ibrido sia molto più antico e provenga dalla Cina o dal Giappone; il religioso algerino l'avrebbe solo introdotto nel Mediterraneo. Dopo le prime ibridazioni agli inizi del XX secolo, fu presto evidente che si trattava di una nuova specie di Citrus (Citrus reticulata Blanco), dato che le caratteristiche rimanevano inalterate nel tempo e la riproduzione sistematica dell'agrume non dava alcun problema. Dopo decenni di coltivazione sperimentale i frutti conservavano le qualità dei primi ibridi, ed erano sempre più richiesti dal consumatore. Dal 1940 la clementina è uno degli agrumi stabilmente presenti sul mercato italiano e, negli ultimi decenni, il frutto più venduto dopo le arance.

Descrizione

L'albero della clementina è assai simile a quello del mandarino, da cui differisce leggermente per le foglie che sono più grandi e più larghe e non hanno il caratteristico aroma del mandarino. Fiorisce e fruttifica lentamente e irregolarmente, in quanto molto suscettibile agli sbalzi di temperatura. Si ha una sola raccolta annuale tra novembre e gennaio. Il frutto assomiglia al mandarino: le differenze principali sono da ricercarsi nel colore della polpa, decisamente più aranciato. Inoltre non è mai appiattito come i mandarini, ma sempre ben rotondo. Come il mandarino, si sbuccia e si divide in spicchi con facilità. Il gusto invece è più simile all'arancia, con un perfetto equilibrio tra l'agro e il dolce. Le piantagioni più estese si trovano in Tunisia, Algeria, Marocco, Spagna, Italia (in Calabria, Puglia e Sicilia). Negli USA le clementine sono state coltivate fin dalla loro apparizione sul mercato, ma si sono veramente affermate solo dopo il 1977, anno in cui molti aranceti della Florida vennero distrutti da un inverno eccezionalmente rigido.

Impieghi

La clementina viene consumata prevalentemente come frutto fresco perché ha tutte le proprietà tipiche degli agrumi, incluso un elevato contenuto di vitamina C. È spesso preferita all'arancia in quanto non eccede mai in acidità e si sbuccia più facilmente. In cucina, viene normalmente impiegata al naturale ma può essere utilizzata per succhi, marmellate, sorbetti o sciroppi. Nella produzione di cosmetici la clementina trova applicazione nella preparazione di lozioni tonificanti e maschere per la pelle. In Italia sono particolarmente apprezzate:
  • la Clementina di Calabria, prodotto con Indicazione geografica protetta calabrese;
  • la Clementina del Golfo di Taranto, prodotto con Indicazione geografica protetta pugliese.

Clementina del Golfo di Taranto

La clementina del golfo di Taranto è un incrocio tra il mandarino e l'arancia, caratterizzato dalla forma sferoidale, leggermente schiacciata ai poli, con una buccia liscia o leggermente rugosa, di colore arancio e con una lieve sfumatura verde. La polpa, anch'essa di colore arancio e molto succosa, ha un sapore dolce ed aromatico e contiene al massimo tre semi. Oltre a possedere un elevato contenuto di vitamina C, è rinfrescante e diuretica, e può essere consumata al naturale o impiegata per preparare succhi, sciroppi, sorbetti, marmellate. Il clima caldo, soleggiato e poco umido del territorio che si affaccia sul golfo di Taranto, influenza benevolmente la crescita e la maturazione del frutto, conferendogli caratteristiche qualitative eccellenti. L'irrigazione viene praticata quasi tutto l'anno, e avviene a goccia o a zampillo, in modo diretto ma lontano dalla chioma, per evitare marciume nella zona del colletto della pianta. La raccolta viene effettuata rigorosamente a mano, onde evitare che i frutti si deteriorino. La clementina del golfo di Taranto è coltivata esclusivamente nei comuni della Provincia di Taranto, nella zona della Terra delle Gravine Joniche il comune capofila è Palagiano, chiamata anche la "città delle clementine" ed è l'esponente maggiore, la quale ogni anno dedica una settimana di festa per la sagra del mandarino facendolo diventare il simbolo della cittadina. La città di Palagiano ha la fortuna di avere un terreno più fertile è più adatto al prodotto dando un sapore ed una qualità migliore rispetto agli altri comuni che appartengono al CAT (Consorzio Agrumicoltori Tarantini) intensificando anche una maggiore produzione ad esse va riconosciuto il marchio IGP. Gli altri comuni che dedicano la loro produzione alle clementine sono: Massafra, Ginosa, Castellaneta, Palagianello, Statte. Le clementine devono il loro nome ad un frate di nome Clemente, che scoprì questo frutto in Algeria. Le prime introduzioni di agrumi nel territorio sono da far risalire al XVIII secolo, ma solo a partire dal 1900, grazie al reperimento ed alla creazione di risorse irrigue adeguate, si assiste alla loro diffusione in coltura specializzata.

Proprietà e Benefici

Come abbiamo detto le clementine sono ricche di vitamina C pertanto molto utili per rafforzare il sistema immunitario. Consigliato il consumo durante la stagione invernale per contrastare i disturbi degli stati influenzali. Ricche poi di fibra alimentare e potassio assicurano il corretto funzionamento dell’intestino contrastando anche la stipsi, inoltre sono facilmente digeribili. La presenza di calcio e fosforo le rende utili anche per combattere l’osteoporosi, inoltre aiutano a regolare la pressione arteriosa, favoriscono la diuresi, contrastano la ritenzione idrica e abbassano il livello di colesterolo cattivo nel sangue. Ricordiamo anche che alcuni studi hanno dimostrato le proprietà antitumorali degli agrumi. Viene consigliato di consumare 2 clementine al giro o berne un succo per ridurre il rischio di sviluppare la malattia tumorale al fegato e al tratto digestivo.

Utilizzo e Consumo

Le clementine possono essere consumate fresche a spicchi, unite in una macedonia o all’insalata, ma anche come succo di frutta, spremuta e da non dimenticare la marmellata. In cucina sono ottime anche per la preparazione di dolci come crema di clementine per farcire torte, crostate, realizzare biscotti e frullati. In caso di infiammazione alle gengive, afte o stomatiti il succo delle clementine può essere utilizzato per fare gli sciacqui in bocca, contrastando così l’infiammazione in maniera naturale. Per una pelle poco luminosa e affaticata è possibile applicare una maschera realizzata con clementine e miele. Mescolare in parti uguali, lasciare in posa per circa mezz’ora e risciacquare con abbondante acqua. Applicare una crema idratante. Esiste anche l’olio essenziale di clementine ottimo per fare dei massaggi rilassanti diluito con olio base di mandorla o jojoba. L’olio essenziale è poi utilizzabile in un diffusore se si soffre di ansia, stress, depressione o insonnia, così da rilassare e diminuire la tensione nervosa. Non esistono particolari controindicazioni al mangiare clementine se non una possibile allergie alle stesse.
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Valori Nutrizionali

per 100g di prodotto

Calorie37%
Zucchero9%
Fibre2%
Carboidrati7%
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Calendario Stagionale

stagionalità delle clementine

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